Antipolitica è un sostantivo di nuovo conio, che fa ormai parte del lessico corrente e si è diffuso, con una rapidità sorprendente, ad ogni livello sociale. Con questo termine si vuole rappresentare il sentimento di disapprovazione se non addirittura di rigetto con cui un numero purtroppo crescente di cittadini, di gente comune, guarda alla politica, intesa sia come classe politica, personale politico, sia come problemi (spesso, piuttosto, affari...) politici.
Il problema dell'antipolitica, come si può immaginare, è enorme e non è l'argomento di cui questo numero speciale di VivaVoce si sta occupando, ma chi scrive - che ha contattato i sindaci e ne ha raccolto le interviste ora pubblicate - non può fare a meno di evidenziare un elemento importante che emerge dall'esperienza fatta: sono stati interpellati 15 sindaci di altrettanti Comuni dei Castelli Romani (due Comuni, all'epoca commissariati, sono rimasti fuori dall'inchiesta), 13 hanno accettato di essere intervistati "in viva voce", 1 ha inviato un messaggio che riassume la sua opinione generale sui temi trattati, 1 ha declinato l'invito che gli era stato rivolto.Questi numeri attestano che la classe politica, il personale politico che abbiamo coinvolto nella nostra iniziativa non si è sottratto né alla riflessione né al confronto delle opinioni in una sede pubblica qual é la tribuna di una rivista diffusa nel territorio, su problemi politici di grande attualità e di grande interesse generale.
Sono rimasto colpito non solo dal grado di adesione alla iniziativa che abbiamo registrato, ma anche dal clima di coinvolgimento intellettuale, addirittura emotivo, dei sindaci intervistati, che ha caratterizzato l'approccio e la discussione sui temi trattati. Il problema, in questi casi, è stato quello di riuscire a trasmettere questo clima nel passaggio dal parlato allo scritto...
Sono rimasto colpito anche dalla schiettezza, a volte persino troppo franca, con cui gli intervistati hanno manifestato il loro pensiero. Spesso al di là delle appartenenze, degli schieramenti o del colore politico...
Qualcuno potrebbe obiettare che tutto questo in fondo é normale... Ma siamo nel tempo dell'antipolitica... e il recupero di un momento di normalità può farti pensare addirittura che un futuro migliore é possibile!