Abbiamo incontrato alla fine di giugno Flavio Napoleoni vice direttore della Banca Toniolo di Genzano di Roma. Non sono le banche nostri abituali interlocutori; anzi per lungo tempo le banche sono state prese in conside-razione dalle biblioteche al massimo come possibili sponsor di eventi culturali, secondo un assunto, ormai usurato, che un'azienda privata possa essere interessata alla cultura solo in funzione del ritorno di immagine che un'eventuale sponsorizzazione le potrebbe arrecare. Sappiamo che tale tipologia di rapporto tra cultura e azienda ha fatto il suo tempo e la stessa Banca Toniolo già nel suo Statuto sembra averlo capito.
È la nostra stessa natura di banca locale che ci spinge a stare e a relazionarci con tutti i soggetti attivi del territorio, che ci sollecita a svolgere un ruolo da protagonisti nel percorsi comuni che mirano alla crescita complessiva delle nostre comunità , una crescita che non può prescindere dal fattore culturale, in cui anzi la cultura intesa in senso lato svolga un ruolo trainante ci dice e sostiene con forza Flavio Napoleoni. Con noi del ConsorzioSBCR sfonda una porta aperta e il nostro incontro trova immediatamente un terreno comune su cui costruire relazioni, quello del territorio inteso come produttore di valore economico, un territorio da valorizzare attraverso interventi che ne mettano in evidenza i potenziali e i capitali materiali e immateriali.
Lo sviluppo dei servizi culturali dunque diviene per la Banca Toniolo - seguita il suo ragionamento Napoleoni - un terreno strategico di intervento: dalle scuole alle biblioteche, a tutte le tipologie di luoghi della cultura la banca Toniolo vuole poter dare il suo fattivo contributo. Ben vengano dunque progetti innovativi dove l'azienda possa intervenire rafforzando il proprio posizionamento sul mercato e contemporaneamente collaborando a costruire un mercato più forte, più colto, maggiormente in grado di operare le proprie scelte. Perché allora non provare a sperimentare un piccolo percorso comune? È il Consorzio a mettere sul tavolo una prima proposta di collaborazione e la Banca ad accetarla prontamente.
L'idea, le biblioteche dei Castelli Romani, la stavano maturando da un po' di tempo, da quando riflettevano su come rilanciare la loro carta di fidelizzazione Biblio+, la card che permette agli utenti delle biblioteche di segnare con il loro piccolissimo contributo l'adesione al progetto di sviluppo culturale che il Consorzio SBCR porta avanti. Non potrebbe diventare la nostra card una carta prepagata emessa dalla banca destinata ad un pubblico di giovani, gli stessi che affollano le nostre sedi tutto l'anno e che potrebbero trovare utile unificare le funzioni di una carta prepagata con l'accesso ai servizi e alle convenzioni della biblio+ delle biblioteche castellane? Chiedono i nostri operatori, rivolgendosi alla banca. Sembra proprio che ciò sia possibile. Flavio Napoleoni sposa in pieno il progetto e già si lavora per trovare le soluzioni tecniche. Obiettivo: lanciare la nuova carta già dall'autunno prossimo: giovani lettori crescono potremmo dire, parafrasando un adagio di qualche anno fa destinato ai bambini, crescono di numero, crescono in competenze, in capacità di relazione, il territorio educante può fare la sua parte.
Una card per amica
A colloquio con Flavio Napoleoni
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- Numero 103 luglio 2011