Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

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Cosi vicine, cosi lontane. Tate colf e badanti

Cosi vicine, cosi lontane. Tate colf e badanti è una mostra bibliografica itinerante ideata e curata da Vinicio Ongini, esperto di letteratura interculturale, e coordinata dal Sistema Bibliotecario della Provincia di Roma. È una delle iniziative previste nell'ambito del progetto Biblioteche del mondo, che la Provincia ha avviato in otto biblioteche del territorio (Anzio, Bracciano, Fiumicino, Ladispoli, Lanuvio, Mazzano Romano, Tivoli e Zagarolo), per adeguare l'offerta di servizi bibliotecari alle esigenze di una società sempre più interculturale.
Così vicine, così lontane è un progetto contenitore, in progress, che circuiterà a partire dalle otto biblioteche aderenti alla rete delle Biblioteche del mondo: nelle diverse tappe verranno aggiunti e integrati i materiali e gli strumenti prodotti dal territorio.
Insieme alla mostra potranno essere realizzate altre attività, come laboratori di lettura e incontri con gli autori di libri, film e documentari. Inoltre la Provincia ha avviato una ricerca, a cura di associazioni di donne immigrate, sui consumi culturali delle assistenti familiari.

Si tratta di una raccolta di testi e materiali per bambini, ragazzi e adulti (storie, romanzi, film, fotografie, manuali) in italiano, o bilingui e plurilingui, sul tema delle collaboratrici domestiche, di oggi e di ieri, a partire dalla figura dell'aiutante e della domestica nella fiaba e nella letteratura per ragazzi. I percorsi di lettura sono articolati in cinque sezioni, che riflettono la struttura della Mostra: libri per bambini e ragazzi, narrativa e 'racconti fotografici', saggistica, guide pratiche e vademecum, e un'ultima sezione costituita da riviste, film, documentari, che nell'allestimento della Mostra si presenta come una piccola edicola, con uno spazio di lettura e navigazione.

Nella selezione dei testi e nella redazione delle recensioni sono stati tenuti presenti alcuni criteri guida.
Nella scelta, si è cercato di fornire una panoramica, la più vasta possibile, sull'attuale produzione editoriale e sono stati reperiti anche, non senza difficoltà, documenti fuori commercio, donati da case editrici, enti, associazioni e privati, ai quali vanno i nostri sentiti ringraziamenti.
Accanto a testi a carattere autobiografico, le proposte di lettura comprendono opere in cui le figure di tate, colf e badanti svolgono un ruolo da protagoniste, e altre ancora in cui esse rivestono un ruolo marginale, che comunque evidenzia l'importanza di tali figure nell'attuale rappresentazione letteraria della realtà, e dunque nell'immaginario collettivo.

Una particolare cura è stata posta alla cosiddetta "letteratura della migrazione", particolarmente interessante, sia perché si tratta di un genere letterario emergente e destinato a futuri sviluppi, sia perché ci fornisce un punto di osservazione "altro" sulla nostra vita e sulla nostra società, di cui evidenzia e riflette contraddizioni e criticità.

Nell'elaborazione delle recensioni si è evitato di fornire giudizi o valutazioni in merito al contenuto dei materiali. Piuttosto, sono state effettuate piccole "incursioni" nei testi e nei film con l'intento di evidenziarne elementi significativi per una loro migliore fruizione e di consentire ai bibliotecari l'ideazione e la realizzazione di iniziative sul tema, a partire da percorsi di lettura (e di visione) rivolti alle diverse fasce di età e ai diversi interessi del pubblico.

Dalla lettura dei testi emergono le motivazioni e le aspettative delle donne migranti, le storie - difficili e a volte drammatiche - che si accompagnano alla loro decisione di venire a lavorare nel nostro Paese. Ma si delineano anche le nuove relazioni interpersonali, fatte di affetto e umana comprensione, che si stabiliscono con i bambini, gli anziani e le loro (le nostre) famiglie.

Per questo, il catalogo può essere letto anche come un unico racconto, che - partendo dai libri presenti nella Mostra - testimonia la nostra vicinanza a donne che sentiamo, appunto, "così vicine, così lontane".

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