RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Itinerari letterari

La daniella

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Questa cameriera, tra parentesi, è molto graziosa, e dalle poche parole che ho scambiato con lei su quello stesso sedile del calesse, ho trovato che avesse una voce dolce e un piacevolissimo accento.
Le avevo dato la mia giacca per coprirsi, perché era poco vestita per affrontare l ' influenza, cioè l'atmosfera di febbre mortale che comincia qui al calar del giorno e che, come il deserto e il brigantaggio, regna fino al muro di cinta della città dei papi.
La giacca mi è tornata in mente solo quando la giovane donna me l'ha riportata all'altezza di Porta Cavalleggeri, dove ci siamo fermati tutti per esibire ancora una volta i passaporti. Dato che per riprendermela tendevo la mano, ho sentito con grande stupore il bacio di una bocca fresca e ancor prima che mi fossi reso conto di un fatto così strano, la cameriera era già scomparsa. Brumières, che mi si avvicinava, non faceva che ridere del mio stupore. “E' una cosa normalissima”, mi ha detto, “è il modo che hanno qui, in paese, per dire grazie, e non vi dà il diritto di pretendere di più”. Era più di quanto avessi mai sognato di pretendere da una bella donna…
Dico bellezza, sebbene sia al massimo graziosa. Mi direte se vi sembra tale dopo il ritratto che ve ne farò.
Vorrei mostrarvi una di questa potenti bellezze di Trastevere, o le eleganti fanciulle di Albano, che conoscete dai dipinti, con i loro costumi pittoreschi, la loro statura da regine, la maestà scultorea. Nulla di tutto ciò ha ancora colpito il mio sguardo. La Daniella è una frascatana purosangue, da quanto mi assicurano Brumières e Tartaglia, e cioè una donna graziosa secondo i nostri canoni francesi, molto più che una bella donna secondo il gusto italiano. E' molto bruna, un po' pallida, ha occhi, denti e capelli magnifici. Il naso è passabile, la bocca un po' grande, il mento un po' corto e sporgente, i lineamenti del volto sono più marcati che graziosi, lo sguardo è appassionato, quasi ardito. Che sia franchezza o mancanza di pudore, non so. La corporatura è piacente, esile ma non magra, leggera ma non debole. I piedi e le mani sono piccoli, qualità rara in Italia, da quanto ho potuto notare fino ad oggi. E' vivace, accorta, e mi è parsa danzare con grazia. Benché civilizzata da un viaggio in Francia e in Inghilterra (da due anni è al servizio di Lady Harriet), ha conservato qualcosa di altero nel sorriso e di selvaggio nei gesti che ricorda la paesana diffidente, dalla mentalità gretta e ostinata. Non l'avevo guardata affatto durante il viaggio: aveva uno scialle e un cappello che la imbruttivano molto e che portava piuttosto male. Ma da stamattina ha ripreso il suo costume locale, che non è dei più belli, ma che le sta bene: un abito scuro a maniche corte, un grembiule il cui corpino a stecche le funge da busto, e sulla crocchia un fazzoletto d mussola bianca, annodata sotto il mente.
Questa è la persona della quale si presume che io sia innamorato, poiché bisogna che vi racconti il seguito dell' intrigo.

Da: George Sand, “La Daniella”, Fazi, 2005
Per la rubrica Itinerari letterari - Numero 52 maggio 2006