Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Quelli che la fisica...

Anno Mondiale dell’Astronomia: che ne faremo degli oroscopi ?

Anno 2000, la matematica. Anno 2005, la fisica. Anno 2009, l'astronomia.

L'Unesco, la struttura organizzativa delle Nazioni Unite che tratta le tematiche della educazione della scienza e della cultura, sceglie ogni anno un tema sul quale richiamare e concentrare l'attenzione attraverso eventi e programmi speciali. Il 2009 è stato proclamato, in una cerimonia di apertura tenuta a Parigi il 15 gennaio, l'Anno Mondiale dell'Astronomia per attivare, in più di 100 paesi, un'azione congiunta di grande importanza culturale rivolta al pubblico di tutto il mondo al fine di valorizzare i temi della scienza. Dopo la matematica e la fisica, quest'anno il ruolo di testimonial tocca all'Astronomia. Il manifesto italiano dell'Unesco indica obiettivi alti, che toccano temi fondamentali quali il ruolo della scienza e il suo contributo alla società e alla cultura, la crescita dei paesi in via di sviluppo, l'avvicinamento dei giovani all'Astronomia ed alla scienza in generale, la riscoperta del cielo come eredità universale dell'uomo, lo sviluppo sostenibile.

Proprio in Italia 400 anni fa, nel 1609, Galileo Galilei puntò il telescopio verso il cielo di Padova e diede origine alla scienza astronomica moderna. E' dunque naturale che il nostro paese si trovi in prima linea in moltissime iniziative internazionali e che ne proponga numerose di proprie, tutte reperibili nel portale italiano dell'Anno dell'Astronomia (www.astronomy2009.it) documentate con immagini, files audio e video. Il sito rappresenta, non solo un punto di riferimento per chi voglia cercare notizie o intervenire ad eventi, ma anche una vetrina, una passerella sulla quale sfilano, e sfileranno per tutto l'anno, le iniziative. Nell'era del web.2 e della conoscenza condivisa non potevano mancare le vetrine di Youtube e Flickr per filmati e immagini, dedicate all'Anno dell'Astronomia. E' spesso difficile scegliere l'immagine del giorno tra le tante che ci propongono la bellezza del cielo visibile dalla nostra terra, le lontane misteriose galassie o i fenomeni eruttivi della corona solare. Ancora più difficile sarà ovviamente scegliere l'immagine dell'anno.

Tra le molteplici iniziative di comunicazione della scienza c'è da sperare che almeno alcune attività e progetti, specie quelli rivolti ai giovani, contribuiscano ad allontanarli dall' astrologia.

Ricordavamo che sono passati 400 anni da quando Galileo diede l'avvio alla scienza moderna grazie alle sue prime osservazioni astronomiche al telescopio. Eppure ancora oggi nella nostra società, permeata di scienza e tecnologia, incomprensibilmente - come ha ben scritto il premio Nobel Feynman nel suo libro "The role of scientific Culture in Modern Society" - ".. sopravvivono e prosperano, trovando persino vasta accoglienza nei mass media, gli astrologi e i compilatori di oroscopi."
Le cosiddette leggi astrologiche che secondo i compilatori di oroscopi consentono di sapere quali caratteri sono legati alla data di nascita di una persona e di prevedere cosa le accadrà, non esistono. Se tali leggi esistessero, non potrebbe esistere la forza elettromagnetica, quindi niente televisione, radio, forni a microonde , telefonini , raggi X . Ma c'è di più: se esistessero le leggi proclamate dai compilatori di oroscopi, non potrebbe esistere alcuna altra interazione fondamentale della natura. Insomma, non potrebbe esistere il mondo in cui viviamo e di cui siamo parte. Inoltre, le stesse costellazioni sulle quali si basa l'astrologia non esistono, infatti le stelle che le compongono non sono raggruppate né vicine tra loro, ma ci appaiono nelle loro posizioni per un mero caso di prospettiva essendo esse nello spazio a migliaia di anni luce una dall'altra. Per quanto riguarda i segni zodiacali, a causa del terzo movimento della Terra - il movimento di precessione - le date d'inizio e termine usate dai compilatori di oroscopi non corrispondono in alcun modo con quelle effettive. Chi, essendo nato il 21 marzo, crede che il suo segno zodiacale sia quello dell'Ariete è in errore, infatti il 21 marzo è nella parte di sfera celeste (12 marzo - 17 aprile) in cui - ai nostri giorni - si trova la costellazione dei Pesci. Il terzo movimento della Terra, la precessione, ha cambiato l'asse di rotazione del nostro pianeta, asse che ora punta su una stella diversa da quella a cui puntava 3000 e più anni fa, quando l'astrologia è nata. La nostra stella polare è insomma diversa da quella dei Babilonesi! Vedere proporci ancora gli oroscopi sui nostri quotidiani e riviste o alla televisione, non sembra purtroppo essere il migliore viatico per l'anno dell'Astronomia!

Per la rubrica Quelli che la fisica... - Numero 81 maggio 2009